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ComunicazioniPubblicato il 16 dicembre 2024

«Adesso sono più efficiente ed efficace nel mio lavoro»

In tutto l’esercito ci sono team che si stanno occupando intensamente della cultura della propria organizzazione. Il personale del simulatore di condotta di Kriens è stato uno dei primi ad aderire al progetto «Cultura – forme della collaborazione». Dopo quasi tre anni è stato raggiunto da defensio.

Testo: Comunicazione Difesa, David Marquis
Foto: VBS/DDPS, Comando Simulatore di condotta, David Marquis
Video: VBS/DDPS, David Marquis

«Il progetto Cultura mi ha permesso di infondere qualcosa di me nella gestione del Comando e nella pianificazione del suo futuro», afferma il tenente colonnello dello stato maggiore Philipp Galliker, capo gruppo Simulatore di condotta. L’istruttore Fabian Nater sottolinea l’importanza dei colloqui informali per il proprio lavoro quotidiano e il colonnello di stato maggiore Martin Munz riconosce: «Da quando mi sono confrontato con i miei punti di forza e i miei punti deboli, sono diventato più efficiente ed efficace nel mio lavoro».

Un metodo convincente

Come comandante del simulatore di condotta, è stato lui ad avviare il progetto a Kriens ormai 3 anni fa: «Quando ci fu presentato il progetto «Cultura – forme della collaborazione» alla fine del 2021, in occasione del rapporto dei quadri del Comando Istruzione, mi accorsi di un cambio improvviso dell’energia che si percepiva nella sala». E aggiunge: «Il metodo presentato mi sembrava buono e mi sono candidato spontaneamente a testarlo con il mio comando».

La cultura nel team del simulatore di condotta

Il punto della situazione

Con un sorriso il colonnello di stato maggiore Munz riconosce che allora non sapeva ancora in cosa si fosse imbarcato. Gli era stato detto che il progetto sarebbe durato all’incirca sei mesi, tuttavia: «Ci siamo resi conto presto di non voler lavorare con tempi così stretti». In una prima fase il personale ha fatto il punto sulla situazione della propria organizzazione avvalendosi di diversi metodi.

Un’atmosfera gradevole ma statica

«Da quell’esame è emerso che l’atmosfera di lavoro è gradevole e che intratteniamo buoni rapporti personali tra di noi. Nel contempo però ci siamo accorti anche che lavoriamo attenendoci ai processi in maniera alquanto rigida e piuttosto monotona», così sintetizza Martin Munz i risultati.

«Esiste sempre un margine di miglioramento»

Munz osserva che il simulatore di condotta riceve sempre riscontri positivi dall’utenza, tuttavia «esiste sempre un margine di miglioramento». Inoltre l’analisi ha evidenziato una certa mancanza di coraggio e di prontezza. Questa non è certo una premessa ottimale in vista dell’imminente sostituzione dell’attuale simulatore di condotta, che risale al 1995.

Una dozzina di proposte

Cosa fare dopo aver preso atto della situazione? «Una volta che si conoscono i propri punti deboli, si può scegliere di correggerli adottando dei provvedimenti, oppure cercare di conviverci nel migliore dei modi», spiega il colonnello di stato maggiore Munz. Il team ha elaborato una dozzina di proposte, per ciascuna delle quali è stata individuata una persona responsabile della sua attuazione.

Job rotation e Brown bag lunch

Tra le proposte c’è quella della rotazione interna, che permette a tutto il personale di conoscere il lavoro di colleghi e colleghe e di essere impiegabile in maniera più versatile, ma anche misure più semplici come i Brown bag lunch periodici. Martin Munz spiega: «In questi incontri una persona del team presenta un tema a propria scelta. Sono un’occasione per imparare qualcosa e anche per capire quali siano gli interessi e le competenze dei collaboratori».

«Pronti ad affrontare il futuro»

Secondo il comandante del simulatore di condotta gli effetti positivi del progetto si stanno già manifestando. «Il semplice fatto di formulare delle misure ci ha permesso di capire quanto fossimo attaccati ai nostri processi collaudati e quindi poco pronti all’introduzione del nuovo simulatore di condotta». L’intero team si è reso conto della necessità di fare un passo avanti e di aprire la porta al cambiamento: «Questo nuovo mindset ci predispone al meglio per gli anni a venire, in cui potremo garantire delle buone simulazioni di condotta».