Elettromobilità al vaglio
A partire dal 2021, l’Aggruppamento Difesa ha cominciato a introdurre per gradi i veicoli elettrici nelle sue diverse unità, contribuendo così a ridurre le emissioni di CO2. Ma come sta procedendo questa transizione? Chi è coinvolto? Dove si può ricaricare l’auto di servizio? In questo articolo facciamo il punto della situazione.
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Testo: Comunicazione Difesa, Anthony Favre
Foto: VBS/DDPS, Corinne Glanzmann
Una Tesla con la targa nera dell’esercito? Potreste già averne vista una. Anzi, forse l’avete anche guidata. Dal 2021, i militari di carriera possono scegliere un’auto aziendale elettrica, ibrida o a benzina/diesel. L’Aggruppamento Difesa sostiene la mobilità elettrica per contribuire a diminuire le emissioni di gas serra. L’obiettivo è di ridurle del 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2001.
Un’introduzione graduale
All’inizio, le vetture elettriche sono state assegnate ai militari di carriera che ne facevano richiesta. Oggi, 188 militari di carriera guidano un’auto aziendale elettrica e 150 un modello ibrido plug-in. Un altro passo importante è stato compiuto nel 2023 con l’introduzione dei primi due autocarri completamente elettrici nell’ambito di un progetto pilota presso il Centro di competenza formazione di guida nell’esercito e il centro logistico di Thun. Nello stesso anno, la BLEs ha messo in circolazione i primi 50 veicoli elettrici Skoda Enyaq e nel 2024 sarà introdotto un primo lotto di minibus elettrici.
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La sfida dell’infrastruttura di ricarica
Quando si pensa alle vetture elettriche, vengono subito in mente i problemi di ricarica. L’Aggruppamento Difesa sta realizzando una propria rete di ricarica. «L’infrastruttura di ricarica rappresenta la sfida maggiore per la mobilità elettrica, dato che il numero di veicoli elettrici e ibridi cresce più rapidamente della capacità di rete», spiega Beat Jufer, responsabile del Piano direttore per la BLEs. Entro la fine del 2024, la rete di ricarica dell’esercito comprenderà all’incirca 300 stazioni di ricarica ripartite su una cinquantina di ubicazioni militari in tutta la Svizzera. Le stazioni di ricarica possono essere attivate con una tessera BEBECO che ha una funzione aggiuntiva e viene consegnata con ogni veicolo elettrico e plug-in. In una seconda fase che comincerà nel 2026, si prevede di incrementare le stazioni di ricarica e di velocizzare i tempi di ricarica dei veicoli.
Naturalmente le sfide non mancano. Come i cavalli che utilizzavano i nostri trisavoli per spostarsi, anche le vetture elettriche hanno bisogno di pause per rigenerarsi e dispongono di un’autonomia limitata.

Come per le stazioni di rifornimento convenzionali, la rete di ricarica dell’esercito è riservata esclusivamente ai veicoli della Confederazione e non può essere utilizzata per ricaricare veicoli di terzi o delle collaboratrici e dei collaboratori.
Accesso alla rete pubblica
Nel frattempo armasuisse ha indetto un bando per trovare un fornitore che garantisca anche l’accesso alle stazioni di ricarica pubbliche, affinché i veicoli possano circolare liberamente in tutta la Svizzera. L’appalto è stato vinto da swisscharge.ch. Le tessere per i veicoli della BLEs che permettono di accedere alle colonne di ricarica sono già state distribuite e verso metà anno saranno consegnate anche le tessere per le autovetture dei militari di carriera. Le ricariche effettuate nelle stazioni pubbliche saranno fatturate in maniera centralizzata e chi utilizza il veicolo non dovrà occuparsi di alcuna procedura amministrativa.
Accelerare l’abbandono dei combustibili fossili
Per Eric Castelot, capo Ambiente e Sostenibilità della Difesa, l’introduzione di veicoli di servizio ibridi ed elettrici è una necessità: «Entro il 2045 circa, le riserve mondiali di petrolio saranno esaurite e la produzione di veicoli con motore termico nell’Unione Europea sarà dismessa a partire dal 2035. È un fatto a cui dobbiamo prepararci, nonostante le criticità che pone». Puntando sulla mobilità elettrica, l’Aggruppamento Difesa anticipa gli sviluppi energetici futuri, riduce la propria dipendenza dai combustibili fossili e contribuisce a proteggere il clima.
Dobbiamo prepararci alla mobilità elettrica, con tutte le sfide che comporta.

Formazione online e in presenza
A cosa bisogna prestare attenzione quando si guida un veicolo elettrico? Come si fa il pieno? Come si pianificano i viaggi più lunghi? La lezione LMS «LMS: E-mobility (utilizzo di veicoli elettrici) (lmsvbs.ch)» è stata preparata per rispondere esattamente a queste domande.
Il Centro di competenza formazione di guida nell’esercito offre anche dei corsi in presenza per le collaboratrici e i collaboratori che desiderano approfondire questi temi LMS: 13.302 Cen comp FGEs - FC MCA B - e-mobilità (lmsvbs.ch).
Dove si può ricaricare l’auto di servizio?
Maggiori informazioni sulla rete di stazioni di ricarica dell’Aggruppamento Difesa sono disponibili a questa pagina:
Sono in corso i lavori per la creazione di una mappa interattiva in collaborazione con swisstopo, che sarà disponibile a breve su questa pagina.
Le stazioni di ricarica pubbliche sono reperibili tramite l'App eMobility di swisscharge.ch, disponibile su App Store e Google Play.

