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ComunicazioniPubblicato il 3 maggio 2024

La parola al capo

Ci troviamo a un punto di svolta storico. La nostra valutazione della situazione della sicurezza è molto cambiata negli ultimi tempi, non solo: è tornato in primo piano il tema del rafforzamento della capacità di difesa. Tutte le nostre riflessioni e il nostro agire nell’Aggruppamento Difesa devono essere imperniate su questo tema. Ogni giorno e in tutto quello che facciamo.

Comandante di corpo Thomas Süssli

Ci troviamo a un punto di svolta storico e l’Ucraina è in guerra da oltre 750 giorni. Questa guerra rappresenta una cesura in Europa. Dall'inizio del conflitto la nostra valutazione della situazione della sicurezza è molto cambiata, non solo: è tornato in primo piano il tema del rafforzamento della capacità di difesa. Tutte le nostre riflessioni e il nostro agire nell’Aggruppamento Difesa devono essere imperniate su questo tema. Ogni giorno e in tutto quello che facciamo.

Dopo la caduta del muro di Berlino e la fine dell’Unione Sovietica abbiamo goduto di un periodo prolungato di pace in Europa. Per tutto questo tempo l’esercito è stato attrezzato in funzione degli impieghi più probabili, ovvero dei compiti di protezione. È stato così possibile adempiere anche il corrispondente mandato di mantenere la capacità di difesa a livello di «saper fare». Oggi è giunto però il momento di allenare e sviluppare questa capacità fino a farla diventare un «poter fare» e rendere così la Svizzera più forte.

Sempre più Paesi si dichiarano intenzionati ad abbandonare le politiche di sicurezza correnti basate su regole. Tra questi rientrano molti altri Paesi oltre alla Russia e alla Cina con gli Stati BRICS+ e quelli dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai. Nonostante la sua neutralità, la Svizzera non può ignorare il nuovo stato delle cose.

Nell’agosto 2023 abbiamo presentato i nostri obiettivi e la nostra strategia per il potenziamento dell’Esercito svizzero. L’opinione pubblica e i politici sanno come intendiamo sviluppare ulteriormente l’esercito in una prima fase. Il «libro nero» di Vision fissa i tre orientamenti strategici per l'attuazione. Con un processo di sviluppo adattivo vogliamo fornire in una prima fase un equipaggiamento completo a circa un terzo di tutte le truppe terrestri grazie all’acquisto di nuovi sistemi.

I droni hanno dimostrato in Ucraina di essere la nuova tecnologia dirompente. Ormai non si può prescindere dall’impiego di nuove tecnologie in abbinamento ai sistemi tradizionali e quindi sfrutteremo anche il potenziale della tecnologia, visto che siamo un Paese altamente tecnologico.

La cooperazione internazionale permetterà inoltre di rafforzare la difesa autonoma, sia tramite progetti di acquisto che con le esercitazioni all’estero o l'elaborazione di opzioni d’intervento in caso di conflitto per il Consiglio federale.

Desidero cogliere questa occasione per ringraziarvi del lavoro svolto finora. Mi preme anche terminare il mio discorso con un appello: abbiamo bisogno di ognuna e ognuno di voi per rafforzare la nostra capacità di difesa. Percepisco il grande impegno che ci state mettendo e questo mi infonde nuova forza ogni giorno.

Comandante di corpo Thomas Süssli
Capo dell’esercito