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ComunicazioniPubblicato il 3 maggio 2024

Le Forze aeree del futuro

Ai fini di un ulteriore rafforzamento della capacità di difesa le Forze aeree subiranno diverse trasformazioni nei prossimi anni. L’introduzione di nuovi sistemi come F-35A, Patriot e il sistema di ricognitori telecomandati (ADS15) permette di acquisire e potenziare le capacità, ma comporta alcune modifiche nell’organizzazione delle Forze aeree, che si preparano così ad affrontare le minacce future.

Die Luftwaffe der Zukunft

Testo: Comunicazione Difesa, Nadine Schröder
Foto: VBS/DDPS, Christian Lucek
Video: VBS/DDPS

Da quanto sta avvenendo in Ucraina vediamo confermata la convinzione che l’esito di una guerra si decide a terra, ma chi controlla i cieli riesce in genere a condizionare largamente quanto accade a terra. Ciò significa che gli aerei da combattimento e la difesa terra-aria continueranno ad essere indispensabili per proteggere e difendere un paese, la sua popolazione e le infrastrutture critiche. Nella difesa aerea gli aerei da combattimento e la difesa terra-aria agiscono in maniera complementare, nel senso che riescono a compensare reciprocamente le rispettive vulnerabilità. Inoltre gli aerei da combattimento svolgono un ruolo importante nella ricognizione aerea e durante gli attacchi a obiettivi terrestri.

I nuovi sistemi F-35A, Patriot e ADS 15

Grazie all’F-35A e a un sistema di difesa terra-aria a lunga gittata come il Patriot la Svizzera disporrà nuovamente delle condizioni per una difesa aerea integrata. Questi sistemi servono anche a ripristinare la capacità di combattimento di obiettivi al suolo a supporto delle truppe di terra e delle operazioni di ricognizione con gli aerei da combattimento. In affiancamento ci sono anche i nuovi droni da ricognizione «ADS 15». Il divisionario Peter Merz, comandante delle Forze aeree, riassume la situazione in questi termini: «Insieme i sistemi F-35A e Patriot costituiranno la struttura portante per la protezione dello spazio aereo».

Un partner di cooperazione di tutto rispetto

In aggiunta alla collaborazione in essere con le Forze aeree dei nostri Stati partner, un nostro contributo può offrire un valore aggiunto ulteriore in caso di conflitto, considerate le grandi distanze d’impiego che riescono a coprire le moderne armi stand-off. Il comandante delle Forze aeree precisa tuttavia che, secondo i piani per l’ulteriore sviluppo delle Forze aeree, la Svizzera potrebbe sostenere i combattimenti almeno in parte in autonomia. E aggiunge: «Questa nostra capacità contribuisce a renderci un partner di cooperazione di tutto rispetto».

Decentramento dei mezzi per la difesa aerea

Per rafforzare la propria capacità di difesa le Forze aeree devono adeguare le proprie strutture e i processi di comando. A tale scopo è necessaria anche una revisione di tutti i comandi degli aerodromi e con essa la loro subordinazione alla Brigata d’aviazione 31. Gli aerodromi militari saranno dotati tra l'altro di più formazioni di sicurezza e messi in grado di operare in forma decentrata. Come mezzo di difesa aerea passiva le Forze aeree vogliono acquisire tra l’altro la capacità di ripartire in brevissimo tempo risorse umane e materiali in tutto il Paese. Questa misura permetterà alle Forze aeree di operare anche da sedi decentrate e talvolta anche da siti temporanei. Alcune sezioni delle autostrade svizzere erano state costruite appositamente per questo scopo già all’epoca della Guerra fredda, in modo da potere fungere da piste di decollo e di atterraggio in caso di necessità. Il 5 giugno 2024, per la prima volta dopo oltre 30 anni, le Forze aeree svizzere decolleranno e atterreranno con gli aerei da combattimento F/A-18 sulla strada nazionale A1 nei pressi di Payerne.

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