Un plastico per la capacità di difesa
Per rafforzare la capacità di difesa bisogna cominciare dalla formazione di tutte le truppe, non solo di quelle di combattimento. La scuola ufficiali dell’aiuto alla condotta 30 di Bülach ha cominciato a istruire i futuri ufficiali in un’aula tattica appositamente realizzata.

Testo: Comunicazione Difesa, David Marquis
Foto: VBS/DDPS, David Marquis
Video: VBS/DDPS, David Marquis
Nel sottotetto in un ex capannone per la logistica della caserma Bülach il pavimento è ricoperto da una gigantesca carta geografica del paese. A fianco della città di Winterthur c’è un plastico su sabbia attorno al quale è riunita una classe della scuola ufficiali dell’aiuto alla condotta. Il maggiore dello stato maggiore generale Daniel Pünchera introduce allieve ed allievi ai principi fondamentali della tattica, spiegando i concetti base di attacco, difesa e sicurezza.
È indispensabile un linguaggio comune
«Una conoscenza di base e un linguaggio comune sono decisivi per la tattica», spiega il colonnello di stato maggiore generale Peter Hofer, comandante della scuola ufficiali dell’aiuto alla condotta 30. Per l’aiuto alla condotta questo aspetto è particolarmente importante, perché una decisione a livello di sezione deve consentire la fornitura di servizi, ad esempio a favore di una brigata.
«La qualità della nostra prestazione dipende direttamente da una comprensione di base della tattica. Il caposezione può assistere la brigata soltanto se ne conosce i compiti e le procedure», sottolinea Hofer. Un tenente deve ad esempio sapere quando una brigata meccanizzata dipende assolutamente dal suo servizio e quando invece può avere tempo per il proprio dislocamento.
Integrare il contesto tattico nella quotidianità
«Abbiamo sempre condotto le nostre esercitazioni in un contesto tattico. Adesso cerchiamo di integrare ancora meglio il pensiero tattico nell'addestramento quotidiano», afferma il comandante della scuola. All’interno di un contesto tattico viene ad esempio ordinato ed eseguito un dislocamento verso un’area di addestramento.
Ma torniamo all’aula tattica: la cartina sul pavimento rappresenta la regione compresa tra Zurigo Città e il Cantone San Gallo. In quest’area viene dispiegata una brigata meccanizzata; le e gli aspiranti ufficiali devono elaborare dei piani nei loro ambiti di competenza a beneficio della brigata.
A tu per tu con il terreno
«La questione è poi come confrontarsi con il terreno lavorando nel plastico. Modellizziamo sezioni di terreno utilizzando la carta geografica», spiega il colonnello di stato maggiore generale Hofer. Ad esempio il modello permette di verificare se un’arma può essere usata da una certa posizione.

«Utilizzando elementi del gioco come il lancio di dadi, l’addestramento con il plastico su sabbia diventa un gioco di guerra che stimola l’apprendimento e aumenta la motivazione», afferma il comandante della scuola. Ma ci tiene a fare una precisazione: «Non ci si può accontentare delle esercitazioni in un’aula tattica. In un momento successivo andiamo con le e gli aspiranti ufficiali sul terreno reale.»






